Il Borro

Lungo la strada che collega San Giustino Valdarno a Laterina, nel cuore del Valdarno aretino, in una superficie di 1100 ettari biologici, si trova Il Borro, piccolo e antico gioiello architettonico di età medievale (è citato già in un documento del 1039).

Ed infatti questo piccolo borgo toscano è posto su uno sperone roccioso semi circondato da un profondo fossato scavato nei millenni dall’omonimo torrente.
Visitare Il Borro significa immergersi in un luogo fuori dal tempo: il rumore delle auto è lontano e già questo dà la sensazione di trovarsi in una sorta di oasi lontani dal caos della vita.
Visitare Il Borro significa immergersi in un luogo fuori dal tempo: il rumore delle auto è lontano e già questo dà la sensazione di trovarsi in una sorta di oasi lontani dal caos della vita.

Un piccolo borgo con tutte le stradine lastricate. L’antico ponte, che permette di attraversare il fossato ed entrare nel paese, immette nell’unica e stretta stradina di accesso al luogo. A sinistra di questa ci sono vecchi e pittoreschi edifici e a destra il profondo borro.
Il Borro deve la sua notorietà a vari aspetti: prima di tutto alla sua architettura e alla conformazione della zona in cui si trova e in secondo luogo alle importanti famiglie a cui è stato legato nella sua storia.

Da I Medici ai Savoia (il luogo è stato residenza del Duca Amedeo d’Aosta) e, dal 1993, alla famiglia dei Ferragamo, nota impresa dell’alta moda. Con Ferragamo il Borro è stato oggetto di un sensibile, ma “invisibile” restauro. La maggior parte delle sue case sono diventate appartamenti in tipico stile toscano per ospitare turisti internazionali.
Ivi sono stati organizzati, inoltre, diversi eventi e manifestazioni: tutto questo ha permesso un crescente numero di visitatori di questo borgo incantato.
Ispirandosi agli antichi mestieri che un tempo esistevano anche in questi luoghi, alcuni artigiani locali hanno riaperto le loro botteghe proprio per le vie del borgo: si incontra la bottega dell’orafo, quella del calzolaio e della restauratrice e tutti portano avanti, ogni giorno, la loro attività con amore e perizia.

C’è poi una figura inscindibile da Il Borro: si tratta di Don Pasquale Mencattini, oggi deceduto, ma per tanti anni parroco di questo luogo. Don Pasquale, dotato di grande estro, fantasia e passione per la tecnica meccanica, ha influito non poco sulla notorietà del paesino.

E’ stato lui ad aver progettato e realizzato per Il Borro uno dei primi presepi meccanizzati (nei primi anni cinquanta del Novecento) e a realizzare poi altre due grandi opere animate: la storia di Pinocchio e la rappresentazione degli antichi mestieri.

Queste creazioni sono oggi ammirabili in tre locali distinti e nel corso degli anni migliaia di persone sono giunte al Borro per ammirare questi lavori frutto della fantasia, della tecnica e della pazienza di don Pasquale, nonché dell’amore verso il borgo.

Il Borro è anche una tenuta agricola: la produzione di olio e di vino sono il fiore all’occhiello di questa realtà e i prodotti si possono acquistare presso il punto vendita. Su prenotazione è anche possibile fare la visita delle meravigliose cantine con degustazione dei vini prodotti in loco.

Oggi Il Borro è un’azienda agricola e vitivinicola all’avanguardia, fortemente attenta al rispetto dell’ambiente e dal 2015 interamente biologica ed eco-sostenibile.

Dal 2012, inoltre, Il Borro fa parte della prestigiosa Associazione Relais&Châteaux, confermando così l’eccellenza anche nell’ospitalità e nella ristorazione. 

Il Borro è la cornice ideale per trascorrere serene vacanze nella quiete e nel verde della campagna toscana. Una vera oasi di pace, per vivere un’esperienza di vacanza rilassante ed intima, a stretto contatto con la natura, passeggiando nei vigneti circostanti, nei boschi o per le vie del borgo, lontani dallo stress della vita quotidiana.

Fonte: https://ledimoredelquartetto.eu/portfolio/il-borro-loro-ciuffenna-ar/

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